Lo standard nel Lean è lontano anni luce da “un modo universale” di fare le cose. È il frutto della costatazione della mancanza di competenza, che porta a una difficoltà operativa.
Che sia globale, per un team, o individuale, il suo primo obiettivo è quello di far fronte a un errore tecnico dovuto a un gesto sbagliato e di permette alle persone di sviluppare la conoscenza del proprio mestiere.
Perché uno standard?
Per rispondere a un gap di performance. Il lean cerca sempre un modo migliore di fare il proprio mestiere per poter consegnare prodotti o servizi di qualità in linea con le attese del cliente. L’intenzione è quella di contribuire alla riduzione dei tempi e dei costi (eliminazione degli sprechi), coinvolgendo le persone nella risoluzione di problemi (PDCA) in vista dell’accrescimento delle loro competenze tecniche. In altre parole: diventare più competitivi della concorrenza.
Lo standard come supporto di formazione
L’apprendimento personale generato da un PDCA (individuale o di gruppo) si traduce spesso in uno standard. Questa tappa permette la materializzazione di una sperimentazione riuscita e la condivisione con gli altri membri del team. Lo standard sarà applicato solo dopo esser stato convalidato e, perché no, migliorato, da tutto il team.
Si cerca di fissare – per le tappe rischiose di una attività (attività principali sulle quali i collaboratori fanno degli errori o si bloccano spesso) – i punti chiave di controllo per evitare ogni difetto di produzione, e spiegarne la ragione. Dando un senso a una determinata attività, la nozione di controllo, spesso giudicata come una costrizione, diventa chiara e giustificata.
Il documento permette di accompagnare la formazione di ogni membro del team sul posto di lavoro, e di favorire l’accrescimento delle competenze.
Uno standard evolutivo
Ben poche cose sono immutabili nel tempo e lo standard non scappa a questa regola. Viviamo in un’epoca in cui le aziende sono in perenne riorganizzazione e devono integrare nei propri modi di funzionamento il digitale per rispondere alle nuove attese del cliente. Di fatto, uno standard è portato a evolversi seguendo questi criteri.
Articolo originale di Paul Gette